Qualche tempo fa la signora Jacqui Smith, ministro degli affari interni del Regno Unito, si dimise perché il suo ingrifatissimo marito aveva noleggiato online due film porno. Direte, ”Embè?”. Embè, pare che i capolavori “Eiaculazione da Tiffany “ e “La spada nella roscia” fossero stati pagati con la carta agganciata ai soldi dei contribuenti. Un problema di uso diversamente istituzionale dei soldi pubblici era già costato le dimissioni a Michael Martin, speaker della camera dei comuni. Proprio oggi poi arriva la notizia che il virologo top del governo Johnson, il dottor Neil Ferguson, ha presentato le sue dimissioni per aver violato quel “Lockdown” da lui stesso ritenuto di vitale importanza. E solo per andare a fare quello che il marito di Jacqui Smith pagava per sognare. Il punto, amici adorati, è che ritengo che questo tipo di dimissioni sia anacronistico e fuori moda, e che come sempre noi italioti, mi si perdoni la modestia, siamo mille anni avanti. A quelli che ci accusano di non pagare per gli errori commessi vorrei solo dire che noi semplicemente usiamo metodi di pagamento alternativi. Voi usate il contante, noi Postepay. Alcuni usano gli assegni, altri PayPal. Noi, se un virologo della commissione di esperti ci sprona a partecipare alla campagna “Non esser scortese, abbraccia un cinese” perché ritiene che il pericolo sia anni luce lontano, dimettiamo il cinese. Noi, se un ministro abusa dei mezzi della polizia per far divertire il bimbo, pretendiamo le dimissioni della moto d’acqua. Noi, se un capo di gabinetto di un politico fa un piccolo party violando le regole vigenti, accogliamo volentieri le dimissioni del carpaccio. Vogliamo anche parlare delle Rsa dove abbiamo obbligato a dimettersi almeno 7000 anziani? E comunque non mi fate arrabbiare perché sennò vi parlo delle dimissioni russe. Nell’ex Unione sovietica negli ultimi giorni si sono infatti dimessi i dottori Alexander Shulepov, Elena Nepomnyashchaya e Natalia Lebedeva. I tre, dopo essersi recati a fare “ Mea culpa “ per non esser stati d’accordo con le disposizioni del governo in tema di Coronavirus, si sono vergognati così tanto da voler uscire dalla finestra, e purtroppo sono caduti di sotto. Pare che in paesi come Russia, Cina e Corea del nord questo tipo di congedo un po’ teatrale vada molto di moda. In sostanza, cari amici inglesi, sappiate che le carte di credito hanno una dignità che sarebbero pronte a difendere anche a costo della smagnetizzazione e dell’annullamento. E soprattutto senza bisogno dei vostri gesti eclatanti.